La rete, per essere capita, va ascoltata
Sui social, si sa, si parla di tutto: dal semplice gossip alla politica estera, passando per lo sport, i fatti di cronaca e l’intrattenimento televisivo.
In un panorama così vasto e variegato, intercettare le conversazioni più rilevanti potrebbe rivelarsi un problema, a meno che non si identifichi un elemento comune alla maggior parte di esse, come può esserlo un hashtag, e ci si concentri sul suo monitoraggio.
È in questa fase che entra in gioco Tagboard, ovvero il tool che, dato un hashtag, cerca e filtra le condivisioni in cui esso è presente, scandagliando ben 6 diverse piattaforme social: da Facebook a Google+.
Vediamo, quindi, come funziona…
Perché monitorare le conversazioni
Prima di parlare di Tagboard, è necessario chiedersi quando e perché il monitoraggio delle conversazioni sui social network si rivela utile.
Nel caso di un brand, ad esempio, tenere sotto controllo le conversazioni sui social serve a capire come il pubblico lo interpreta e ne parla, nonché ad intervenire tempestivamente nelle situazioni più critiche.
Tale attività, dunque, entra di diritto tra quelle utili a preservare il proprio status sui social network. Un obiettivo, questo, che rappresenta da sempre la Missione della nostra azienda.
Come funziona Tagboard
L’interfaccia di Tagboard è quanto di più semplice si possa immaginare.
Una volta raggiunta l’homepage, il campo di ricerca domina il centro della pagina, rendendo immediato l’inserimento dell’hashtag di proprio interesse.
Ad accompagnarlo, i logo dei social network che Tagboard prende in considerazione, ovvero: Twitter, Facebook, Instagram, Google+, Flickr e Vine.
Il bello di Tagboard, dunque, è che non solo si occupa di cercare e filtrare le conversazioni, ma agisce su ben 6 piattaforme social.
Una peculiarità, questa, che fa di Tagboard un tool estremamente funzionale.
Risultati di ricerca, filtri e tagboard
Le conversazioni intercettate e filtrate da Tagboard (tweet, post su Facebook, foto di Instagram, etc.) vengono mostrate sotto forma di “box a cascata”.
Ad ogni box corrisponde una singola condivisione e, cliccandoci sopra, sarà possibile visionarla all’interno della piattaforma su cui è stata trovata.
Se però ad interessarci fossero solamente le conversazioni appartenenti ad un unico social (es. Twitter), quest’ultimo potrà essere selezionato attraverso il menu “Rete”, come evidenziato nello screenshot di cui sotto.
Interessante, inoltre, è la possibilità di creare delle “tagboard”, ovvero di salvare le proprie ricerche, in modo tale da non doverle ripetere ogni volta.
Nell’immagine sottostante, ad esempio, possiamo vedere la tagboard “#SocialMedia”, atta a contenere i risultati legati a questo specifico hashtag.
A rendere ancor più interessante l’uso delle tagboard è il fatto che le conversazioni ritenute di maggior interesse possono essere salvate.
A queste viene dedicata un’apposita sottosezione chiamata “Funzionalità”, la quale, così facendo, impedisce che si perdano nel flusso degli aggiornamenti.
È importante sapere che è possibile creare delle tagboard solo se si è loggati alla piattaforma e che comunque l’utilizzo di un account gratuito consente la creazione e l’utilizzo di una sola tagboard.
Tagboard per i professionisti
Nel caso in cui foste interessati a fare un uso professionale di Tagboard, ovvero di godere delle numerose funzionalità offerte, sappiate che è possibile contattare il team di sviluppo e richiedere una demo.
Tagboard, infatti, non è solo un motore di ricerca per hashtag, ma offre una varietà di prodotti e soluzioni utili a soddisfare molteplici esigenze legate al mondo dei social media: dalla promozione di eventi alla Social TV.
Alla prossima!
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